La scoliosi è una deformità complessa della colonna vertebrale, la prevalenza complessiva riportata in letteratura è variabile dallo 0,93% al 12%, nel 70-80% dei casi si parla di “scoliosi idiopatica”, cioè non è possibile determinare la causa della deformità; nel restante 20-30% si può parlare di “scoliosi secondaria”, ovvero causata da malformazioni congenite del rachide o del torace, oppure correlata a disordini neurologici o muscolari o iatrogeni. La scoliosi può essere classificata in base all’età di prima osservazione (infantile, giovanile, adolescenziale, adulto), a seconda dell’entità della curva (lieve, moderata, grave) e della localizzazione (cervico-dorsale, dorsale, dorso-lombare, lombare). Un elemento comune a tutte le scoliosi è che tendono a peggiorare principalmente nei periodi di maggiore crescita, per tale motivo è fondamentale fare diagnosi precocemente in modo da attuare in tempo il trattamento specifico più appropriato per bloccare e, qualora fosse possibile, migliorare l’entità della scoliosi. Gli step nel trattamento delle scoliosi sono gradualmente più invasivi: esercizi, esercizi + corsetto, corsetto super-rigido o gesso e infine la chirurgia. Per quanto riguarda gli esercizi, nel corso degli anni sono stati proposti diversi metodi nel trattamento delle scoliosi, molti dei quali non supportati dalla letteratura scientifica. Ad oggi, le principali scuole di esercizi con dimostrazione di efficacia sono sette:
• Approccio Lionese (Francia)
• Katharina Schroth Asklepios (Germania)
• Scientific Exercise Approach to Scoliosis (SEAS, Italia)
• Barcelona Scoliosis Physical Therapy School approach (BSPTS, Spagna)
• Dobomed (Polonia)
• Side Shift (UK)
• Functional Individual Therapy of Scoliosis approach (FITS, Polonia)
Tra queste metodiche, quella che ha riportato maggiori garanzie di efficacia in termini di qualità di studio (trials clinici randomizzati) e numero di campionamento (soggetti testati), è il metodo SEAS.
Per tale motivo, in questo studio nel trattamento delle scoliosi viene attuato il metodo SEAS*.